Il 35% dei tumori sarebbe innescato da cattive abitudini alimentari

Umberto Veronesi, durante una lezione tenuta per gli studenti della Sapienza nel marzo 2014, ha spiegato: "La prevenzione riduce i decessi più della medicina e comincia a tavola".
Numeri alla mano ha spiegato che la cattiva alimentazione innesca ben il 35% dei tumori; il tabacco, con il 30% dei casi, è quindi al secondo posto, le infezioni virali incidono del 10%, i fattori riproduttivi del 7%, l'attività lavorativa e l'inquinamento solamente del 4%.
"Ciò di cui ci nutriamo è un elemento fondamentale per la nostra vita. Alimentarsi vuol dire scegliere e questa scelta può essere importantissima per preservarci da diverse malattie, a partire dai tumori" Ha spiegato poi che la diffusione del tumore al colon nel pianeta e dalle quali emerge che questo tipo di neoplasia "è rarissima nei Paesi dove non si mangia carne", al contrario di quelli in cui raramente la carne manca a tavola.
Frutta e verdura, al contrario, sono alimenti "protettivi": "Più alto è il loro consumo più diminuisce il rischio" di insorgenza di un tumore perché in essi è presente "un'armata di molecole antitumorali"
Sempre più studi attestano una profonda e certa relazione tra cattive abitudini alimentari e insorgenza di malattie autoimmuni e degenerative. Non ultimo è provato che una dieta appropriata, che comprenda molta frutta e verdura, e sia personalizzata in caso di intolleranze, allergie o altre patologie, aiuti a sostenere il benessere e generalmente a limitare le problematiche legate alla propria malattia.

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