home > ultime notizie > notizia
 


Ruolo della dieta in Celiachia e malattie su base autoimmune
Nuove pubblicazioni: importante il ruolo della dieta.

L'incidenza della celiachia è aumentata di 5 volte, soprattutto in età pediatrica.
I dati sono stati raccolti da uno studio italiano che ha disegnato una nuova mappa mondiale della patologia.
“The New Epidemiology of Celiac Disease”, recente studio pubblicato su Journal of Pedriatic Gastroenterology and Nutrition, stila, per la prima volta con un tale grado di accuratezza, un cambiamento geografico nei modelli di distribuzione della malattia.
Studi epidemiologici internazionali hanno evidenziato, con le dovute differenze regionali, una frequenza media della malattia celiaca nella popolazione generale di circa l'1% ed osservato come negli ultimi 25 anni l'incidenza sia aumentata di 5 volte, soprattutto in età pediatrica. L’andamento della malattia varia molto rispetto alla zona geografica studiata, questo porta a supporre un notevole peso del ruolo dell’ambiente sulla patologia; chiamati in causa anche i modelli agricoli intensivi.
Un’altra recente pubblicazione è una revisione degli studi che vedono una relazione tra celiachia e malattia autoimmune; viene confermato il ruolo chiave del microbioma nell'insorgenza di celiachia e malattie autoimmuni; è evidenziato come vi sia un’incidenza di diabete, ed altre patologie su base autoimmune, in concomitanza alla celiachia. QUesti dati sono utili sia per meglio comprendere i meccanismi della celiachia, sia per prevenire altri disagi nei pazienti che ne sono affetti.
Si conferma dunque l’importanza di evitare cibi spazzatura e prodotti industriali; seguire invece una dieta ricca, varia e salutare, mantiene in salute l'intestino, evitando o mitigando l'infiammazione ed i meccanismi ad essa correlati.
Anche il controllo di eventuali allergie e intolleranze alimentari è consigliato per limitare l’infiammazione intestinale ed in conseguenza il rischio di sviluppare celiachia e malattie su base autoimmune. Una sana e corretta alimentazione, con controllo di allergie ed intolleranze, giova particolarmente a celiaci, pazienti affetti da celiachia, gluten sensitivity e malattie su base autoimmune.
Ancora aperti gli studi su quando sia opportuno immettere il glutine nella dieta del bambino in fase di svezzamento.

Alessio Fasano, Direttore del Centro per la Ricerca sulla Celiachia (CFRC) dell'Università di Boston:
"I dati epidemiologici a disposizione della comunità scientifica tengono però conto solo del numero di pazienti celiaci diagnosticati clinicamente o rilevati tramite screening sierologici di un campione di popolazione ed escludono il cosiddetto "icerberg celiaco" di pazienti non diagnosticati (…) Il rapporto tra casi diagnosticati e non diagnosticati infatti è ancora di 1:3-1:5 e per questo motivo sarebbe opportuno uno screening sempre più attento dei soggetti potenzialmente a rischio. Dovrebbero essere quindi sempre testati, i parenti di primo grado di pazienti celiaci, i soggetti colpiti da altre malattie autoimmuni, le persone con sindrome dell'intestino irritabile o con una sintomatologia che potrebbe suggerire la presenza di celiachia".
Ancora aperto il dibattito su quando sia utile introdurre un pochino di glutine, nella dieta del bambino in via di svezzamento, per limitare l’insorgenza di celichia.
Carlo Catassi:
"Recenti studi, tutt'ora in corso, suggerivano che la graduale introduzione del glutine, dai 4 mesi d'età, in piccole quantità durante l'allattamento proteggesse in parte dalla insorgenza di una celiachia.
Dalla mappatura epidemiologica della celiachia si evidenzia come la malattia sia in aumento e molto più comune in alcune aree rispetto che in passato: ulteriori studi volti a chiarire il ruolo dell'alimentazione infantile nello sviluppo della malattia celiaca e a misurarne la prevalenza in nuove aree geografiche svolgeranno un ruolo strumentale fondamentale sia per aumentare la consapevolezza sulla celiachia sia per spiegare l'interazione gene e ambiente che guida l'epidemia in tutto il mondo"
Oltre allo studio citato una revisione sottolinea le analogie con altre malattie autoimmuni, in particolare con il diabete mellito tipo 1.
Questo appare utile per una maggiore comprensione dei meccanismi e delle possibili cure della malattia, viene confermato inoltre il ruolo del microbioma e
del glutine nelle varie malattie su base autoimmune.

- The New Epidemiology of Celiac Disease
Journal of Pediatric Gastroenterology & Nutrition:
July 2014 - Volume 59 - Issue - p S7–S9
doi: 10.1097/01.mpg.0000450393.23156.59
Catassi, Carlo; Gatti, Simona; Fasano, Alessio

- Celiac disease and autoimmunity
Journal of Pediatric Gastroenterology & Nutrition:
July 2014 - Volume 59 - Issue - p S9–S11
doi: 10.1097/01.mpg.0000450394.30780.ea
Troncone, Riccardo; Discepolo, Valentina
 
filtra le notizie
ritorna
Il sito ha carattere divulgativo. Gli articoli riportano sempre la fonte dello studio scientifico citato.
Ricette e diete suggerite tengono conto dei numerosi studi che vedono una correlazione tra specifici disagi ed alimentazione, tuttavia non vi è intenzione di offrire consigli di tipo medico. In caso di sospetta patologia è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.
ricette
personalizzate
Allattamento
Alzheimer
Antiage
Artrite
Autismo-Asperger
Celiachia
Crudismo
Detox - Depurativa
Diabete
Dimagrante
Fibromialgia/ME/CFS
Intolleranze varie
Intoll. Glutine/GS
Sana Alimentazione
Senza Frumento
Vegan - Vegana
Veg - Vegetariana
Parkinson
Psoriasi
Svezzamento
Sana Alimentazione
salute e
bellezza
Cosmetici
Igiene della casa
Igiene della persona
pianifica la
tua dieta
Allattamento
Alzheimer
Antiage
Artrite
Autismo-Asperger
Celiachia
Crudismo
Detox - Depurativa
Diabete
Dimagrante
Fibromialgia/ME/CFS
Intolleranze varie
Intoll. Glutine/GS
Sana Alimentazione
Senza Frumento
Vegan - Vegana
Veg - Vegetariana
Parkinson
Psoriasi
Svezzamento
Sana Alimentazione
etichette
e marchi
BIO
DOP
IGP
STG